Rifugio Rino Olmo da Valzurio

Rifugio Rino Olmo da Valzurio

22 Giugno 2023 Off Di Capo Coniglio

Domenica 9 Luglio affronteremo una delle gite più impegnative e al tempo stesso spettacolari della stagione: l’ascesa al Rifugio Rino Olmo (m 1819) attraverso la Valzurio, una delle valli meno conosciute ma al tempo stesso più suggestive e perfettamente conservate della bergamasca. Lo scenario che non vediamo l’ora di presentarvi, si apre in un affascinante e soprendentemente incontaminato anfiteatro naturale composto da prati, boschi, stalle, baite e fienili, in cui non mancano le sorgenti d’acqua cristallina e le sorgenti d’aria fredda: stiamo parlando della spettacolare “Valle Azzurra“.

La nostra meta principale sarà proprio il rifugio alle pendici della Presolana, il massiccio montuoso delle Prealpi Bergamasche che raggiunge un’altitudine di 2.521 m slm.

Il Rifugio Rino Olmo

In funzione dal 1991, a seguito dei lavori di ristrutturazione della vecchia Baita Olone, è una costruzione da due piani e dispone di una trentina di posti letto. Il rifugio è dedicato alla memoria di Rino Olmo, Presidente del C.A.I. di Clusone caduto sulla Presolana nel 1987.

Descrizione del Percorso – Itinerario di Andata

Il percorso dal parcheggio di Valzurio, località Spinelli, al rifugio Rino Olmo, è lungo circa 8 km, con un dislivello di circa 900 m. Nel nostro giro ad anello che proporremo, la distanza si allunga di un paio di km, per cui in totale ne percorreremo circa 18 (tra andata e ritorno), con un dislivello totale positivo di circa 1000 metri.

Prenderemo il segnavia CAI 340 dal parcheggio in località Spinelli, in Valzurio, in direzione del rifugio Rino Olmo. Con lo stesso percorso si può arrivare anche alle baite Moschel – che però vedremo lungo la via del ritorno.

Inizialmente percorreremo un sentiero nell’ombra di un bosco alla nostra destra il torrente Ogna; a circa mezz’ora di cammino incontreremo un ponte di ferro, lo superiamo fino ad arrivare al bivio Sorgente di Rui, Baite del Moschel, che indicano di andare a sinistra e attraversare un ponte di legno. Noi invece proseguiremo diritto in direzione del rifugio Olmo.

Ponte di ferro sulla Sorgente di Rui

Prima di arrivare alle Stalle del Moschel, teniamo la destra in direzione delle Creste di Bares; percorreremo un bosco di betulle e il sentiero inizierà a salire più decisamente con una serpentina, e dopo una ventina di minuti circa, arriveremo al punto panoramico chiamato Belvedere Michela, vicino a una sequenza di alberi e tronchi con poesie di montagna e pensieri poetici, un luogo altamente suggestivo da dove potremo ammirare le Baite del Moschel e la valle sottostante, il Monte Timogno e la Cima Benfit.

A 10 minuti dal punto panoramico Belvedere Michela giungiamo ad un bivio per il periplo e rifugio Albani, alla nostra sinistra, alla nostra destra l’indicazione per il rifugio Rino Olmo.

Poco dopo il sentiero è costeggiato da rododendri e possiamo notare senza più gli alberi del bosco le Creste di Bares davanti a noi. Ci faranno compagnia alla nostra destra fino al rifugio.

Il sentiero sale in leggera pendenza, il terreno boschivo finisce e si riempie di sassi e ghiaia.

In 20-30 minuti circa saremo giunti al rifugio Rino Olmo, meta ideale della nostra gita. In quest’occasione non ci fermeremo per il pranzo, ma potremo comunque fare una piccola sosta al rifugio, per un brindisi in compagnia oppure per riprendere fiato e prendere un po’ di sole, godendosi il panorama.

Descrizione del Percorso – Itinerario di Ritorno

Per l’itinerario di ritorno abbiamo scelto una variante molto particolare. Infatti non ci limiteremo a ripercorrere il percorso dell’andata ma, attraverso il sentiero CAI 220, visiteremo i seguenti luoghi caratteristici e magici della Valzurio:

  • La “Baita Bruseda”
  • Le “Marmitte dei Giganti”
  • Le “Baite del Moschel”
  • Il “Buco del Freddo”

Baita Bruseda

Piccola perla incastonata in una valletta e posta a m 1493, presso la Baita Bruseda gestita dal simpatico Luca, sono offerte esperienze alternative come: ritiri yoga e/o spirituali, corsi di erbe aromatiche, e altre possibilità interessanti – non ultima la possibilità di acquistare speciali prodotti appositamente preparati e confezionati presso la baita. Come esclusiva Green Rabbit, avremo la possibilità di dedicare parte del nostro tempo dell’escursione, per un piacevole e alternativo pranzo al sacco, nonché aver l’opportunità di essere accolti da Luca e fare quattro chiacchiere con lui.

Marmitte dei Giganti

Proseguendo verso valle, faremo tappa verso le Marmitte dei Giganti, ovvero una serie di pozze naturali dai colori sorprendenti, che scendono come tante cascatelle concatenate. Per i più temerari, ci sarà anche la possibilità di rinfrescarsi presso le pozze – avremo tutto il tempo necessario per poterlo fare (ma raccomandiamo di non esagerare – normalmente l’acqua è molto fredda!). Si raccomanda di fare attenzione poiché il terreno roccioso è altamente scivoloso.

Le “Marmitte dei Giganti”

Baite del Moschel

Le Baite del Möschel sono poste a 1265 m, si tratta di un complesso di baite molto caratteristiche della Valzurio e in perfetto stile alpino.

Baite del Möschel

Rientrando lungo la agro-silvo-pastorale che scende dalle baite, visiteremo sulla via del rientro, il cosiddetto “Buco del Freddo” ovvero il “Selter di Ruì”, è un antico manufatto ristrutturato, utilizzato come locale di conservazione dei prodotti lattiero-caseari, in particolare burro, e della carne provenienti dall’alpeggio. L’area si trova nella località omonima a quota 1.240m in Valzurio ad Oltressenda Alta.ba

Buco del Freddo

Dati Tecnici

Di seguito l’altimetria del percorso, dalla frazione Spinelli (950m) al Rifugio Rino Olmo (m 1827):

Altimetria del percorso

Punto di Ritrovo

Il punto di ritrovo è fissato presso il BarCicletta di Alzano Lombardo (indicazioni stradali). Dalle 7 alle 7.30 è prevista la colazione, per le 7.30 (max 7.40) si partirà verso la Valzurio dove parcheggeremo in località Spinelli (indicazioni parcheggio), una frazione di Oltressenda Alta di 30 abitanti. Il parcheggio a pagamento (2€). Acquisteremo il biglietto del parcheggio presso l’ostello Baita Valle Azzurra (indicazioni) a Valzurio – ciò ci farà guadagnare tempo – il parcheggio si trova a circa 1,8 km dalla baita – per cui risparmieremo quasi 4 km tra andata e ritorno, oltre a circa 100m di dislivello. Per cui da Alzano imposteremo tutti il navigatore verso la Baita.

Cronoprogramma

Il programma provvisorio (seguiranno aggiornamenti organizzativi e metereologici) è il seguente:

Ritrovo per la colazione presso il Barcicletta di Alzano Lombardo. Car pooling7:007:3030 min
Trasferimento in auto (Alzano Lombardo – Valzurio)7:408:3050 min
Acquisto biglietti e caffé presso Baita Valle Azzurra (Valzurio)8:308:4530 min
Trasferimento verso il parcheggio di Spinelli8:458:505 min
Itinerario di Andata – Valzurio (Spinelli) – Rifugio Olmo (CAI 340)9:0012:003 ore
Breve sosta presso il rifugio – possibilità breve aperitivo (20 – 30 min max)12:0012:2020 min
Discesa verso la Baita Bruseda (CAI 220)12:2013:0040 min
Visita alla Baita (accoglienza del gestore) e pranzo libero al sacco13:0014:001h
Percorso lungo il sentiero CAI 220 verso le “Marmitte dei Giganti”15:0015:3030 min
Sosta presso le “Marmitte dei Giganti”. Possibilità di bagno (per i più temerari!)15:3016:0030 min
Itinerario di rientro attraverso le “Baite del Moschel” e il “Buco del Freddo”16:0017:151h 15′
Rientro alle auto al parcheggio, saluti finali e partenza verso casa17:1517:3015 min

Equipaggiamento tecnico

Materiale obbligatorio e consigliato (*)

  • Riserva d’acqua – si consigliano almeno 1,5 litri di riserva idrica, variabile a seconda delle esigenze
  • Pranzo al sacco (c’è la possibilità di fare rifornimento di liquidi in rifugio, prima del pranzo)
  • Scorta extra di cibo (es. frutta secca, barrette, cioccolato ecc.) – in base alle personali esigenze
  • Antipioggia o kee-way per il vento ed eventuali precipitazioni
  • Felpa o pile personale per il fresco in quota
  • Scarponi o scarpe da trekking (*)
  • Maglietta di ricambio

(*) L’organizzazione si riserva di non accettare partecipanti con materiale o abbigliamento non adeguato – ad es. sandali, scarpe da ginnastica o da città. Per il rispetto di tutti NON si faranno proroghe in merito. Il corretto abbigliamento ed equipaggiamento in montagna è un obbligo – la copertura assicurativa potrebbe non garantire adeguata copertura in caso di abbigliamento non idoneo all’attività.

Materiale facoltativo e/o consigliato

  • Occhiali da sole e/o visiera o cappellino da usare per proteggersi dai raggi di sole filtranti
  • Plaid, lenzuolo o copertina per gustarsi le pause in completo relax
  • Bastoncini da trekking (consigliati per la tratta dalle Baite del Moschel fino al Rif. Olmo – e viceversa)