Tour della Val di Mello

Tour della Val di Mello

4 Ottobre 2023 Off Di Capo Coniglio

Andiamo a conoscere la Val di Mello e i suoi gioielli unici

Domenica 15 ottobre (data di riserva 29/10) abbiamo in programma una visita approfondita della Val di Mello, valle laterale della Val Masino, nel complesso della più ampia Valtellina in provincia di Sondrio, ed riconosciuta dal 2009 come riserva naturale. Non a caso ha ottenuti il titolo di Yosemite italiana, di cui in effetti riprende fedelmente le fantastiche atmosfere create da pareti di rocce lisce e lucide, che fanno da cornice a ruscelli e cascate, fiore all’occhiello della famosa e ben più estesa vallata californiana.

Il percorso che faremo riprende la classica passeggiata turistica delle Val di Mello, è adatto e aperto a tutti non presentando particolari difficoltà. Unico accorgimento il tratto finale dell’itinerario che ci porterà presso il cosiddetto Belvedere, un punto panoramico molto pittoresco che ci permetterà di ammirare l’intero paesaggio sulla vallata e sui monti circostanti, per poi raggiungere il Rifugio Casera Pioda e le sue cascate, meta finale del nostro percorso.

Descrizione del percorso – Prima Parte

La prima parte del percorso ci condurrà lungo la ciclabile che porta dal comune di Cataeggio, in Val Masino a quello di San Martino. Il percorso, di circa 3,5 km e molto semplice e rilassante, in quanto si sviluppa su una pista ciclabile per lo più pianeggiante, e soltanto in leggera pendenza, ci permetterà di vedere nell’ordine:

1. L’antico Ponte di Filorera. Questo antico e bellissimo ponte in pietra presenta la caratteristica di avere due arcate a dorso di mulo e di non attraversare in linea retta il torrente ma con ben due curve che si adattano al corso d’acqua. Un capolavoro unico da cui iniziare il nostro percorso!

Ponte di Filorera

2. Laghetto del Moss. lo scenografico Lago del Moss è il luogo ideale per rinfrescarsi durante le giornate estive trascorse in Val Masino.

Laghetto del Moss

3. Visido di Dentro. Il nucleo di Visido di Dentro, fa parte del cosiddetto Giro delle Prede , e si tratta di un curioso “borgo” costruito nel bel mezzo (un po’ sopra, un po’ sotto) delle pietre della zona. Più precisamente occupa i prati a destra della pista, e il suo toponimo deriva da (visì da la inch, attestata in documenti passati come “Visito”). Sul fondo fa da scenario (e tale resterà per la prima parte del giro) una delle icone della Val Masino, la superba e slanciata cima del Cavalcorto. Appena oltrepassate le baite, sempre sulla destra, vediamo la più grande delle prede di questo versante. Altre, sempre di notevoli dimensioni, si schierano appena a monte delle baite.

Visido di Dentro

4. Sasso Remenno. Il Sasso di Remenno è il più grande monolito roccioso d’Europa, con un volume di oltre mezzo milione di metri cubi, sceso a valle a causa di un grosso franamento dalla Valle di Preda (la “Préda” è il toponimo locale). È stato “conquistato” per la prima volta dai pastori che incisero faticosamente una scalinata di pietra sul lato Ovest che, ancora oggi, rappresenta la via più semplice per salire alla sommità. Esso fa parte del cosiddetto “Sentiero dei Ciclopi“, un bel percorso ad anello resturato di recenteo che consente un’interessante passeggiata nel cuore di questi giganti di granito. Il nome suggerisce l’idea di un luogo legato alla mitica presenza di antichissimi giganteschi individui, che avrebbero ammassato qui, per chissà qual motivo, tutti questi massi. È solo una suggestione, ovviamente: nessuna leggenda, a quanto pare, è fiorita intorno a questi massi. Una suggestione potente, però, accresciuta da un’incursione nel regno della mitologia greca, dal quale la denominazione è tratta: i Ciclopi erano noti, nell’antichità, non solo per le enormi dimensioni e per l’unico occhio tondeggiante richiamato dal nome (Ciclope=Occhio Rotondo), ma anche per il loro costume di vita decisamente solitario e selvaggio. In effetti, questi giganti di pietra sembrano chiusi, nonostante la prossimità fisica, ciascuno nella solitudine di una storia unica, incomunicabile.

Sasso Remenno

Riferimento e ulteriori informazioni per il Sentiero dei Ciclopi:

https://www.miramontivalmasino.com/sites/default/files/2017-03/Sentiero%20dei%20Ciclopi.pdf

Lasciato alla sinistra del torrente il Sasso Remenno e il Sentiero dei Ciclopi, attraverseremo la zona del Camping Sasso Remenno verso il Campo Sportivo di San Martino. Raggiungeremo quindi la tipica località, da cui partono i sentieri che conducono alla Val di Mello.

Descrizione del percorso – Seconda Parte

La seconda parte del percorso, che ci condurrà attraverso il cuore della Val di Mello, parte dal caratteristico paese di San Martino, nel quale ci fermeremo eventualmente per una breve sosta caffè.

Questo percorso, di circa 7 km, è più impegnativo della prima parte, soprattutto, come vedremo, nel tratto finale; decisamente meno impegnativo (e leggermente più corto) da percorrere in discesa.

Una volta presa la strada principale che dal paese porta verso la valle (in alternativa è possibile percorrere anche il sentiero), ci dirigeremo verso la prima tappa del percorso, ovvero la Cascata del Ferro.

1. La Cascata del Ferro raccoglie le acque provenienti dall’omonima Valle ed è la prima spettacolare cascata che cattura il nostro sguardo appena ci si addentra nella Val di Mello. Si trova infatti all’ingresso della Valle sulla destra orografica (quindi alla nostra sinistra). Per raggiungerla ripercorriamo il sentiero principale fino al parcheggio, lo superiamo proseguendo lungo la strada sterrata. Appena oltre il ponte imbocchiamo sulla destra una stradina ripida che sale costeggiando il torrente e lasciando a sinistra un gruppo di baite. Dopo circa 200 metri quasi in prossimità della cascata un sentierino si stacca sulla destra e si immerge nel bosco per portarci in prossimità del greto del torrente praticamente ai piedi del salto di acqua! Prestate attenzione, se desiderate avvicinarvi alla cascata, i sassi bagnati possono essere scivolosi! Noi ci fermeremo soltanto al primo salto (circa 15 minuti di cammino, andata e ritorno circa mezz’ora). Diversamente impiegheremmo circa il doppio del tempo.

Cascata del Ferro

2. Il Lago Del Qualido, o Laghetto Qualido, è un piccolo specchio d’acqua, nel quale si riflettono i monti e gli alberi circostanti, formatosi nel 2009 a causa di una frana che ha parzialmente sbarrato il corso del Torrente Mello.

Laghetto Qualido

3. Bidet della Contessa e Scoglio di Burgun. Circa 300 metri più a monte, c’è il “Bidet della Contessa“, un allargamento del torrente che in questo punto è caratterizzato da acque cristalline, accanto ad un masso chiamato “Scoglio di Burgun

Bidet della Contessa e Scoglio di Burgun

4. Rifugio della Luna Nascente. Continuando a risalire la valle, ci imbatteremo poco più avanti nel Rifugio della Luna Nascente, un caratteristico e storico rifugio che potremo usare come punto d’appoggio per la nostra escursione. Infatti per chi per qualsiasi motivo non se la dovesse sentire di affrontare la parte finale del percorso, in cui è concentrata la maggior parte del dislivello, può fermarsi per una piacevole sosta in rifugio, oppure per ammirare le incantevoli bellezze nei dintorni, tra le caratteristiche Baite della Val di Mello e le pietre disseminate lungo l’intera valle.

Rifugio della Luna Nascente

Dopo un’eventuale breve pausa potremo riprendere la parte finale della nostra escursione, quella più impegnativa in quanto in quest’ultimo tratto finale si concentrerà la maggior parte del dislivello (circa 400m dei 700m previsti). La nostra meta finale è quella all’Alpe Pioda, passando dalla Cascata della Chiusa. Il primo tratto del percorso è identico a quello che porta alla Cascata della Zocca. Si deve quindi raggiungere la Piana di Rasica seguendo il sentiero principale. Qui si trova anche una palina segnaletica con l’indicazione dei sentieri. Attraversato il piccolo nucleo di baite e i successivi prati, sempre restando sull’evidente sentiero entriamo nel bosco quasi pianeggiante. Il sentiero sale zigzagando nel bosco, a tratti ripido, per una trentina di minuti. Si ignora il sentiero per la Val Torrone a sinistra e dopo pochi metri oltre un grande masso troviamo un bel ponte. Attraversato il ponte subito a destra una traccia scende tra la vegetazione e permette in cinque minuti di raggiungere una stupenda cascata e meravigliose pozze!

5. Il Belvedere. Risaliti al sentiero principale si prosegue a destra, riprendendo la salita verso la Casera Pioda. Il sentiero può essere in alcuni tratti bagnato, per cui va prestata molta attenzione. Da segnalare un bel punto panoramico, su di una roccia protetta da una staccionata, indicato sulla destra a poca distanza dal sentiero e poco sotto la Casera Pioda.

Belvedere

6. Casera Pioda. Siamo ormai vicini alla meta finale del nostro percorso, da cui ci separano gli ultimi 200 mt di dislivello positivo. Il tratto finale per arrivare alla Casera Alpe Pioda, presso la quale è presente una struttura ricettiva aperta in estate ed è possibile percorrere un anello, definito “sentiero di interpretazione ambientale”, in cui si possono osservare la vecchia casera, degli abeti e larici monumentali, i “barek” (muri di recinzione in pietra per contenere il bestiame), e alcune rarità botaniche. Anche qui c’è una bella pozza dove è possibile immergersi e rinfrescarsi. Questo sarà il punto dove potremo sostare per un po’ di tempo e goderci il nostro meritatissimo pranzo al sacco.

Casera Pioda

Descrizione del percorso – Itinerario di ritorno

L’itinerario di ritorno prevede fondamentalmente di percorrere a ritroso il percorso fatto all’andata, scendendo dall’Alpe Pioda al Belvedere, quindi ripercorrendo tutta la Val di Mello fino a San Martino, per poi riprendere la ciclabile nei pressi del campo sportivo, per far ritorno al punto di ritrovo e partenza.

Eventualmente sulla via del ritorno, potremo prendere il sentiero alternativo sulla sinistra orografica del torrente. Valuteremo in base alle condizioni e agli orari ma, tendenzialmente, dovremmo ripercorrere a ritroso lo stesso tragitto riproposto all’andata. Il fatto di percorrere lo stesso percorso non risulterà affatto noioso: l’incantevole La Val di Mello è talmente bella che merita di essere osservata con stupore.. in entrambe le direzioni!

Dettagli Tecnici

Dislivello positivo totale: 600m circa

Lunghezza Totale: 20 km

Tempo indicativo (totale): 3,h (andata) + 2h (ritorno) = 5 ore (pause incluse)

Cronoprogramma

RITROVO – CAR POOLING (Curno, zona UCI Cinema / Dolce Forno)6:00 – 6:1515 min 
TRASFERIMENTO IN AUTO (Circa 1h30′, 15′ per eventuali pause extra)6:15 – 8:001h 45′
COLAZIONE Prezzo il Bar Hotel Rustichella
Via Moss, 5, 23010 Val Masino (SO) [ Link Google Maps ]
8:00 – 8:3030 min 
Percorso Andata – prima parte – da Cataeggio a San Martino8:30 – 9:301 h
Percorso Andata – seconda parte – da San Martino al Belvedere9:30 – 11:302 h
PRANZO presso il Rifugio Luna Nascente12:30 – 14:001,5 h
Percorso Ritorno – prima parte – dal Rifugio a San Martino14:00 – 15:001 h
Percorso Ritorno – seconda parte – da San Martino a Cataeggio15:00 – 16:001 h
Rientro in auto (tempo stimato e approssimativo)16:00 – 18:002h

EQUIPAGGIAMENTO OBBLIGATORIO E CONSIGLIATO

  • Scarponi da montagna o scarpe da trekking/hilking
  • Riserva d’acqua, obbligo 1,5 litri. Non ci sono fontane sul percorso a eccezione di partenza e rifugio.
  • Antipioggia o Keeway per il vento ed eventuali precipitazioni
  • Felpa o giacca per il fresco in quota
  • Occhiali da sole e/o cappello con visiera
  • T-Shirt di ricambio
  • L’utilizzo dei bastoncini da trekking è facoltativo, sono consigliati per i 2 km finali del percorso
  • Plaid o telo per chi volesse godersi il pranzo al sacco in modalità picnic

VARIE

Sulla base del meteo e del numero dei partecipanti, il programma potrebbe subire variazioni.